Le vicende storiche

Il 26 marzo del 1378 moriva Gregorio XI. Il 7 aprile il conclave si riuniva nuovamente a Roma nel palazzo pontificio. Il popolo esacerbato dalla lunga assenza della corte pontificia (durata 75 anni) fremeva per l’elezione di un papa romano o italiano. I cardinali benché in stragrande maggioranza francese optarono subito per l’arcivescovo di Bari: il napoletano Bartolomeo Prignano. Data la rapidità dello scrutinio fu ritenuto opportuno ripeterlo onde evitare eventuali future contestazioni e il giorno seguente, alla presenza del neo eletto, la votazione venne nuovamente confermata. Il 18 aprile, giorno della Pasqua, il papa iniziava il suo ministero con il nome d’Urbano VI. Incomprensibilmente i cardinali, con la sola eccezione degli italiani, dopo poche settimane dalla elezione, riunitisi ad Anagni, chiesero la sua abdicazione o una loro più forte collaborazione nel governo della Chiesa. Il 2 agosto, falliti i vari tentativi di conciliazione, i cardinali ribelli dichiararono la sede vacante. L’intero Collegio Cardinalizio, con la sola eccezione del moribondo Francesco Tebaldeschi, riunitosi a Fondi il 20 settembre elesse Roberto di Ginevra a nuovo pontefice. Egli incoronato il 31 ottobre scelse il nome di Clemente VII ed unitamente alla sua curia ritornò nel giugno del 1379 ad Avignone.

Erano riuniti in Conclave, per l’elezione di Urbano VI, i seguenti Cardinali (creati da Urbano V nel 1367, 1368 e 1370):

AGRIFOGLIO (D’) GUGLIELMO, juniore (1367). Fu tra i più fervidi sostenitori sia per l’investitura di Urbano VI sia per la sua rovina. Alla morte di Clemente VII, continuerà a fomentare lo scisma partecipando all’elezione dell’antipapa Benedetto XIII d’obbedienza Avignonese. Morì il 13 gennaio 1401 ad Avignone.

TEBALDESCHI FRANCESCO (1368). Fu l’unico cardinale che rimase fedele ad Urbano VI. Morì il 7 settembre 1378 a Roma.

CORSINI PIETRO (1370). Godendo la fiducia di Urbano VI fu più volte inviato presso i cardinali dissidenti allo scopo ricondurli alla ragione ma alla fine si unì alla loro causa. Fulminato dall’anatema papale decadde dal cardinalato; carica riottenuta dall’antipapa Clemente VII. Parteciperà all’elezione dell’antipapa Benedetto XIII dalla cui obbedienza Avignonese si sottrasse nel 1398 per riprenderla nel 1403. Morì il 16 agosto 1405 ad Avignone.

Cardinali creati da Gregorio XI nel 1371 e nel 1375:

CROSS (DE) GIOVANNI (1371). Durante il conclave fu un propugnatore per l’elezione di Urbano VI. Passato dalla parte di Clemente VII fu incaricato di convincere Carlo V, re di Francia, della nullità del conclave romano poichè influenzato dalle pressioni del popolo. Morì il 21 novembre 1383 ad Avignone.

LATGER de FIGEAC fra BERTRANDO (1371). Pur promosso a cardinale vescovo da Urbano VI passò dalla parte dell’antipapa dove fu un tiepido oppositore del legittimo pontefice. Il suo desiderio di rientrare nella vera chiesa gli venne contrastato dagli altri cardinali. Morì il 15 novembre 1392 ad Avignone.

GINEVRA (DI) ROBERTO (1371). Fu favorevole all’elezione di Urbano VI, passò dalla parte dei dissidenti per cui venne deposto dal cardinalato nell’agosto 1378. Futuro antipapa CLEMENTE VII, eletto il 20 sett. 1378. Morì il 16 settembre ad Avignone.

ORSINI GIACOMO (1371). Pur se nel secondo scrutinio non votò a favore di Urbano VI gli impose la tiara pontificia. Passato dalla parte dell’antipapa vi rimase nonostante ricevesse due lettere da parte di S.Caterina da Siena.  Morì il 13 agosto 1379 a Tagliacozzo.

FLANDRIN PIETRO (1371). Consenziente alla elezione di Urbano VI giustificò il suo passaggio al partito clementino scrivendo il trattato ‘de Schismate’ dove sostenne la tesi della illegittimità del conclave a causa delle pressioni popolari e l’incapacità del papa di reggere il governo della chiesa. Morì il 23 gennaio 1381 ad Avignone.

NOELLET GUGLIELMO (1371). Durante il conclave romano votò, anche se con qualche riserva, a favore di Urbano VI. Morì il 4 luglio 1394 ad Avignone.

VERRUC (DE) PIETRO (1371). Da favorevole ad Urbano VI non solo passò dalla parte dei clementini ma cospirò contro la vita legittimo pontefice. Parteciperà all’elezione dell’antipapa Benedetto XIII dalla cui obbedienza Avignonese si sottrasse nel 1398 per riprenderla nel 1403. Morì il 6 ottobre 1403 ad Avignone.

BORSANO (DE) SIMEONE (1375). Durante il conclave votò a favore di Urbano VI. Fu incaricato dal pontefice di  far terminare il disaccordo con i cardinali ma passò dalla loro parte. Morì il 27 agosto 1381 a Nizza.

MONTELONG (MONTRELAIX) UGO (1375). Nel conclave non votò a favore del papa. Per essere passato tra i dissidenti fu deposto dal cardinalato nell’agosto 1378. Morì il 29 febbraio 1384 ad Avignone.

MAILLESEC (DE) GUIDO (1375) Fautore dell’elezione di Urbano VI passò dalla parte dell’antipapa Clemente VII. Parteciperà all’elezione dell’antipapa Benedetto XIII dalla cui obbedienza Avignonese si sottrarrà nel 1398 per riprenderla nel 1403, fu destituito dallo stesso e restituito dall’antipapa Alessandro V nel 1409. Morì il 24 aprile 1412 a Parigi.

SORTENAC (DE) PIETRO (1375). Favoreggiatore nel conclave di Urbano VI e suo amico personale lo abbandonò per seguire i cardinali ribelli. Morì il 17 agosto 1390 ad Avignone.

GERARD de PUY PIETRO (1375). Pur partecipando all’elezione di Urbano VI gli fu sempre oppositore arrivò a negargli l’accesso a Castel S.Angelo. Passato dalla parte dei cardinali ribelli fu deposto nell’agosto 1378. Morì il 14 febbraio 1389 ad Avignone.

LUNA (DE) PIETRO (1375). In principio difese la legittimità del voto dato ad Urbano, poi passò dalla parte di Clemente VII. Futuro antipapa BENEDETTO XIII eletto il 28 sett. 1394, deposto il 5 giugno 1409 e nuovamente il 26 luglio 1417. Morì il 23 maggio 1423 a Penne.

Cardinali assenti:

MONTURC (DE) PIETRO (creato da Innocenzo VI il 23 dic. 1356). Urbano VI essendo stato suo cappellano, pur sapendolo aderente al partito clementino, non ebbe il coraggio di infierire contro di lui. Morì il 30 maggio 1385 ad Avignone.

BLANDIAC (DE) GIOVANNI (creato da Innocenzo VI il 15 sett. 1361). Passato dalla parte di Clemente VII prima di morire, secondo alcuni scrittori, ritornò nel partito urbaniano. Morì l’8 luglio1379  ad Avignone.

AYSELLIN de MONTAIGU EGIDIO (creato da Innocenzo VI nel il 27 sett. 1361). Fu confermato cardinale dall’antipapa Clemente VII. Morì il 5 dicembre 1378 ad Avignone.

SAINT (DE) MARTIAL UGO (creato da Innocenzo VI il 17 sett. 1361). Abbandonando Urbano VI aderì al partito di Clemente VII. Perseverò nello scisma partecipando all’elezione dell’antipapa Benedetto XIII d’obbedienza Avignonese. Morì nel 1403 ad Avignone.

GRIMOARD don ANGLICO (creato da Urbano V il 18 sett. 1366), fratello di Urbano V. La sua alta reputazione di ottimo cardinale fu macchiata dalla sua partecipazione a favore di Clemente VII. Morì il 16 apr. 1388 ad Avignone.

CHANAC (DE) fra GUGLIELMO (creato da Gregorio XI il 30 maggio 1371).  Aderì al partito di Clemente VII. Morì il 30 dic. 1383 ad Avignone.

GRANCE (DE LA) fra GIOVANNI (creato da Gregorio XI il 20 dic. 1375). In principio riconobbe Urbano VI come legittimo pontefice ma da questi maltrattato non solo aderì al partito clementino ma attentò alla stessa vita del papa. Parteciperà all’elezione dell’antipapa Benedetto XIII d’obbedienza Avignonese. Morì il 24 aprile 1402 ad Avignone.

 

Lo scisma d’Occidente oltre al tormento della chiesa (durato fino al concilio di Costanza del 1417) ebbe per conseguenza la divisione politica dei regni europei ora favorevoli al partito clementino ora a quello urbaniano. Urbano VI dovendo ricreare il Collegio Cardinalizio optò per molti prelati di origine campana al fine di poter maggiormente influire sul Regno di Napoli, al tempo governato dalla regina  Giovanna I d’Angiò.

Promozione del 18 settembre 1378:

FRIGNANO (DA) TOMMASO (morto il 19 nov. 1381).

PRATA (DI) PILEO PIETRO (Fuggito da Urbano VI, il 13 giugno 1387, si rifugiò da  Clemente VII che lo confermò cardinale. Il 13 febbr. 1391 lo abbandonò per seguire Bonifacio IX che, per la terza volte, gli impose il cappello cardinalizio). Morì nel 1400 circa.

PRIGNANO MORICOTTI BUTILLO  FRANCESCO (Nipote del papa per linea materna, morì il 6 febbr. 1394).

GENTILI LUCA (morto nel genn.1389).

MARTINI BUONTEMPI ANDREA (morto il 16 luglio 1390).

BADUARO da PERAGA BONAVENTURA (Per ordine di Francesco di Carrara il Vecchio venne assassinato da una freccia nel 1389).

CARACCIOLO MISQUINO fra NICOLO’ (morto il 29 luglio1389).

CARAFA FILIPPO (morto il 22 maggio 1389).

TARLATI di PIETRAMALA GALEOTTO (Abbandonato Urbano VI, continuò ad essere cardinale sotto gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII). Morì tra il 1397 e il 1400

AMADEO GIOVANNI (giustiziato a Genova nel dic. 1386).

RUFFINI GEZA fra FILIPPO (morto prima del 22 maggio 1386).

ORSINI PONCELLO (Disapprovando l’operato di Urbano VI si nascose nei suoi feudi fino all’elezione di Bonifacio IX). Morì il 2 febbr. 1395).

MEZZAVACCA BARTOLOMEO (Fu deposto il 15 ott. 1385 da Urbano VI, in seguito reintegrato da Bonifacio IX). Morì il 29 luglio 1396.

RAINULFO (morto il 15 ago. 1382).

SANGRO (DI) GENTILE (giustiziato a Genova nel dic. 1386).

ALENCON (D’) de VALOIS FILIPPO (Abbandonato Urbano VI seguì l’antipapa Clemente VII, pentitosi tornò nel seno della chiesa, sempre da cardinale, sotto Bonifacio IX). Morì il 16 ago. 1397.

OCZKO GIOVANNI (morto il 14 genn. 1380).

SANSEVERINO GUGLIELMO (morto prima del 24 nov. 1378).

SABRANO (DE) ELEAZARIO (morto il 25 ag. 1379).

DEMETRIO (morto nel 1386).

COLONNA AGAPITO (morto il 3 ott. 1380).

CAMPANO D’ALTAVILLA di CAPECE LUDOVICO (morto nel 1380 circa).

COLONNA STEFANO (premorto al titolo nel 1378).

COURTENEIUS GUGLIELMO  (rifiutò la porpora, fu poi da Clemente VII creato cardinale).

FIESCHI GIOVANNI (morto prima del dic. 1384).

Promozione del 21 dicembre 1381:

ESTON (DE) ADAMO (Incarcerato per ordine di Urbano VI l’11 genn. 1385, scampò la pena capitale grazie ai numerosi interventi del re d’Inghilterra, dimessosi da cardinale fu restituito all’alta dignità da Bonifacio IX). Morì il 15 ago. 1398.

DONATI LUDOVICO (giustiziato a Genova nel dic. 1386).

CUTURNO (DE) fra BARTOLOMEO (giustiziato a Genova nel dic. 1386).

ALIFE (D’) RENZIO FRANCESCO (morto il 27 sett. 1390).

MARRAMAURO LANDOLFO (Fu privato del titolo da Urbano VI, restituito da Bonifacio IX il 19 dic. 1389, poco dopo aver partecipato all’elezione dell’antipapa Gregorio XII lo lasciò per l’Obbedienza Pisana, dove, per l’unione della chiesa trattò con i cardinali di dell’antipapa Benedetto XIII). Morì il 16 ott. 1415.

TOMACELLI PERINO (futuro papa BONIFACIO IX eletto il 2 nov. 1389, coronato l’8 e morto il 1 ott. 1404).

Promozioni avvenute tra il 1382 e il 1385:

GIUDICE (DEL) (VULCANO) MARINO (giustiziato a Genova nel dic. 1386).

ORSINI di Manupello TOMMASO (Svelerà ad Urbano VI la trama ordita contro di lui dal cardinal Mezzavacca). Morì il 10 luglio 1390.

ALTAVILLA (D’) GUGLIELMO (morto il 23 lug. 1389).

Promozione del 17 dicembre 1384:

VALENTINO (DE ALSAN) (morto il 19 nov. 1408).

ACCIAIOLI ANGELO (Poco dopo aver partecipato all’elezione dell’antipapa Gregorio XII lo lasciò per l’Obbedienza Pisana dove, per l’unione della chiesa trattò con i cardinali dell’antipapa Benedetto XIII). Morì il 31 maggio 1408.

CARBONE TOMACELLI fra FRANCESCO (morto il 18 giugno 1405).

BULCANO MARINO (morto l’8 ago. 1394).

BRANCACCI RINALDO (Poco dopo aver partecipato all’elezione dell’antipapa Gregorio XII lo lasciò per l’Obbedienza Pisana dove, per l’unione della chiesa, trattò con i cardinali dell’antipapa Benedetto XIII). Morì nel sett. 1427.

CASTAGNOLA FRANCESCO (non ricevette il titolo dato a Genova 5 giorni prima della sua morte). Morì il 15 nov. 1385.

ULIARIO fra BARTOLOMEO (morto il 16 apr. 1396).

FIESCHI LUDOVICO (Fu destituito nel 1404 da Innocenzo VII e restituito, l’11 maggio 1405,  dall’antipapa Benedetto XIII; fu nuovamente rimosso da Alessandro V nel 1409). Morì il 3 apr. 1423.

SOMMARIVA (DE) de ANNA, da LODI, fra ANGELO (Poco dopo aver partecipato all’elezione dell’antipapa Gregorio XII lo lasciò per l’Obbedienza Pisana dove, per l’unione della chiesa, trattò con i cardinali dell’antipapa Benedetto XIII). Morì il 21 lug. 1428.

 

Urbano VI fu sicuramente il legittimo pontefice come anche testimoniato dalla presenza romana di Santa Caterina da Siena sua sostenitrice. La grande Santa però non risparmiò critiche al pontefice per dissuaderlo ad abbandonare il suo carattere estremamente duro una volta gli donò delle arance amare, candite e dorate e gli spiegò la ricetta: sostituire l'aspro con il dolce. Urbano VI morì a Roma il 15 ottobre 1389 e secondo il severo giudizio del Gregorovius da nessuno rimpianto.

 

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