CONGREGAZIONI
LAICALI
FRATELLI DELLE SCUOLE CRISTIANE
Institutum Fratrum Scholarum Christianarum: F.S.C. (1680)
D’azzurro alla stella raggiante d’argento. Lo
scudo ornato da foglie di palma, sormontato dal “grido d’armi” SIGNUM FIDEI e posato sopra il motto: INDIVISA
MANENT.
In
origine il sigillo della Congregazione rappresentava S.Giuseppe in cammino con
un giglio nella mano sinistra mentre con la destra teneva quella di Gesù adolescente (esemplari del 1707, 1708,
1711 nell’archivio dell’Istituto).
Il
Capitolo generale del 1751 adottò uno stemma molto simile a quello odierno con
la sola scritta sopra lo scudo, SIGNUM
FIDEI. Solo recentemente è stato aggiunto ai piedi dello scudo il vero motto
dell’Istituto, in riferimento ai suoi Religiosi, sparsi nelle cinque parti del
mondo.
La
stella a cinque punte è l’elemento base dello stemma della Congregazione ed
il suo significato è richiamato dalla scritta “Signum
Fidei”; la stella a cinque punte rappresenta quindi in questo caso la Fede
in Dio.
Come
abbiamo visto in altri casi già trattati la “stella” a cinque o più raggi
ha molteplici significati, sia nel simbolismo religioso che in quello
civile, (oltre a quello assunto in campo massonico ed esoterico, di cui non
tratteremo). In campo religioso, oltre ad essere uno dei simboli della fede, la
stella, che dà luce e penetra l’oscurità, può anche essere simbolo di
Cristo stesso “Io sono la stella radiosa del mattino” e della Vergine Maria.
FRATELLI CRISTIANI
Congregatio
Fratrum Christianorum: C.F.C. (1802)
Lo stemma della Congregazione si presenta con una particolare
foggia molto elaborata, ma poco chiara nella definizione degli elementi che lo
compongono.
Anche qui l’elemento dominante è una stella a cinque punte
sovrapposta ad una croce di forma particolare, il tutto all’interno di una
corona circolare con il nome della Congregazione, scritto in lingua latina.
Dietro la stella e l’intersecazione dei bracci
della croce è posto quello che sembra essere un disco od una aureola raggiante.
Sopra lo stemma è posto un libro aperto con le lettere Alfa
e Omega a cui è sovrapposto un cartiglio dove è riportato il motto: FACERE
ET DOCERE.
Il significato di questo stemma ci viene spiegato
nell’articolo “The Congregational
Crest” pubblicato nel 1973 sulla rivista Christian
Brothers Educational Record, pp. 8-12, dal quale sono tratti i seguenti
spunti.
La stella nello stemma è un ricordo di
“… e quelli che avranno
insegnato a molti la giustizia, splenderanno come stelle per tutta l’eternità”
(Daniele 12, 3).
Così la stella, che brilla
nell’oscurità, è da considerare il simbolo dell’illuminazione e
dell’istruzione, i servizi che la Chiesa richiede alla Congregazione a nome
della gioventù.
La stella è posta sulla croce, la fonte di ispirazione della
nostra fede e strumento della
nostra salvezza. La croce con il relativo cerchio è il simbolo dell’eternità
e le decorazioni sulla stessa e attorno alla cornice sono nel disegno
essenzialmente celtiche. Gli elementi celtici ci rimandano alle origini
irlandesi della Congregazione.
FRATELLI DELLA SACRA FAMIGLIA DI BELLEY
Institutum
Fratrum a Sancta Familia de Bellicio: F.S.F. (1835)
Inquartato, al I° d’azzurro alla stella d’oro,
con i raggi diretti verso il centro dello scudo, al 2° e 3° di rosso; al 4°
di rosso ad un’arnia d’oro accompagnata in capo da due api dello stesso; la
croce d’argento broccante sul tutto.
Lo
scudo è timbrato dal monogramma JMJ (Gesù,
Maria Giuseppe) e dalla scritta SANCTA FAMILIA. Sotto lo scudo in un cartiglio il motto: IN
ORATIONE, LABORE ET CHARITATE: PAX.
Lo
stemma della Congregazione fu scelto da una apposita Commissione su incarico del
Capitolo generale del 1947.
Il
significato generale dello stemma è così precisato in una pubblicazione della
Congregazione: “Nella nostra Comunità, sotto la protezione della Sacra
Famiglia, Gesù, Maria e Giuseppe, la preghiera sale verso il cielo e si irradia
nella grazia della pace sul lavoro degli uomini, nella carità fraterna. La
croce di Savoia-Bugey evoca la terra d’origine della nostra Famiglia
spirituale”.
La
stella, qui simbolo della pace che il Salvatore ha promesso ai suoi discepoli,
sembra quindi dirigere i suoi tre raggi su ciascuno degli altri quarti
dello scudo, esercitando la sua influenza sul “lavoro
degli uomini”, concetto qui rappresentato dall’arnia con le due api.
Il
significato simbolico dell’ape si fonda soprattutto sul suo zelo e
sull’organizzazione del suo rapporto di vita. Così l’ape è simbolo
antichissimo di una comunità pia e concorde. S.Ambrogio paragona la Chiesa ad
un’arnia e il cristiano ad un’ape che vi lavora sempre con zelo e fedeltà.
FRATELLI DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA DI MAASTRICHT
Congregatio Fratrum
Immaculatae Conceptionis B.M.V.: F.I.C. (1848)
L’emblema
della Congregazione (come si evince dalla forma molto particolare e stilizzata)
è di recente creazione e ha una sua genesi grafica molto particolare.
Deriva
infatti dall’elaborazione grafica della sigla della Congregazione in carattere
minuscolo, “ f i c “ (Fratrum
Immaculatae Conceptionis).
Non so se le linee verticali ed orizzontali rappresentino
rispettivamente i colori rosso ed azzurro, o se abbiano invece una semplice
funzione grafica.
Si rappresenta qui sotto l’evoluzione grafica che ha
portato dalla semplice combinazione delle lettere FIC allo stemma finale
adottato dalla Congregazione.
Le
tre lettere minuscole, punto di partenza per l’elabora-zione del logo.
La
curva nella f introduce una forma
rotonda. Viene scelta una forma ellittica, perché si presta meglio
all’elabora-zione rispetto a quella
circolare.
Quando
la linea orizzontale della f è
connessa con la i, il risultato è
una terza forma con l’ellisse.
La
combinazione delle similitudini e della differenza, caratteristica di queste
forme, evoca una piacevole tensione e fornisce all’insieme una certa
originalità.
Come
le tre forme stanno per le iniziali FIC, le quattro altre forme che risultano
all’interno dell’ellisse possono evocare nella loro diversità il simbolismo
dei quattro continenti, dove la Congregazione è attiva.[1]
FRATELLI DELL'ISTRUZIONE CRISTIANA DI
PLOËRMEL
Institutum Fratrum instructionis christianae de Ploërmel : F.I.C.P.
(1817)
In capo :
d’azzurro, alla stella d’oro raggiante e alla croce trilobata d’argento,
affiancata dalle due iniziali D.S. dello stesso.
In piano: bipartito di
verde, allo scaglione d’oro accompagnato in capo da due pigne dello stesso e
in punta da un’ancora d’argento; bipartito d’argento, all’ermellino di
nero.
Lo scudo circondato da un
rosario e dall’iscrizione “Institut des Frères de l’Instruction Chrétienne
de Ploermel (Morbihan)”, è posto su di un cartiglio con il motto: SINITE
PARVOLUS VENIRE AD ME.
Lo stemma si presenta molto elaborato ed appariscente; questa
la sua spiegazione, tratta dalla pubblicazione “Chronique de l’Institut des Frères de l’I.C., III (1880), pp.
40-41”.
La parte superiore del campo è l’emblema tradizionale
dell’Istituto. La stella raggiante simboleggia l’insegnamento donato dai
Fratelli, discepoli della Croce, aventi per motto: Dieu Seul (Dio Solo).
La parte inferiore, divisa in due, ci ricorda le origini
della Congregazione. Il campo verde, allo scaglione e alle pigne d’oro e
all’ancora d’argento, identifica M. de la Mennais, il Fondatore, il cui
blasone di famiglia lo ricorda ai suoi Fratelli.
Il campo d’argento, seminato d’ermellino, indica la
Bretagna, terra che ha visto le origini dell’Istituto.
Il rosario indica la devozione di tutti i religiosi della
Società alla Vergine Maria, loro patrona, rifugio e madre.
Le parole del divino Maestro “Lasciate che i piccoli vengano a me” riassumono l’insieme delle
opere dell’Istituto.
Infine, i rami d’olivo simboleggiano, da un lato, lo
spirito di pace e di carità di cui i Fratelli devono fare professione nei loro
rapporti fra di loro o con gli estranei; dall’altro, la mansuetudine tutta
cristiana e paterna, che la vocazione impone ai religiosi a riguardo dei bambini
la cui educazione è loro affidata.
FRATELLI DI NOSTRA SIGNORA DELLA MISERICORDIA
Institutum Fratrum B.M.V. a
Misericordia : F.D.M. (1830)
Lo
stemma della Congregazione presenta al centro i Sacri Cuori di Gesù (a destra)
e Maria Vergine (a sinistra); la spada che trafigge il cuore di Maria
rimanda alla profezia di Simeone, narrata nel Vangelo.
Sopra
i due cuori si trova il triangolo raggiante con al centro l’occhio di Dio
Padre, mentre al di sotto, ma sempre all’interno dello scudo, si trova il
motto: BEATI
MISERICORDES. Lo scudo
è timbrato da una corona.
Tale
motto sintetizza il carisma del Fondatore Mons. Vittore Scheppers che diede vita
ad una Congregazione laicale dedita alle opere di misericordia (carceri, ospizi
per anziani) nel Belgio post-napoleonico.
La
presenza del cuore di Maria è giustificata dal fatto che la Congregazione è
posta sotto la protezione di Nostra Signora della Misericordia.
FRATELLI DELLA B.VERGINE MARIA MADRE
DELLA MISERICORDIA, DI TILBURG
Congrgatio Fratrum B.Mariae
V., Matris Misericordia. (1859)
D’azzurro alla figura di Maria coronata, stante
sulle nubi dalle quali si diramano due gigli , il tutto d’argento; Maria tiene
nella destra uno scettro terminante a forma di giglio e porta sul braccio
sinistro il bambin Gesù, stante con un globo crucifero in mano. Lo scudo è
timbrato da una corona d’oro formata da tre fioroni e due perle e accollato da
una grande croce trilobata d’oro a cui è intrecciato un cartiglio bianco
riportante il motto di nero in caratteri gotici: Salve Regina Mater
Misericordiae.
Ai lati della scudo, posti sopra i bracci della croce
due angeli al naturale con le ali bianche.
Lo
stemma si presenta abbastanza complesso e ricco di elementi ornamentali.
Presenta sostanzialmente la Vergine
Maria come una Regina, adornata con la corona regale dell’onore e le scettro
del potere, investita del potere materno sopra il piccolo Re del mondo, posto
sul suo braccio. Un potere che Essa
esercita con materna misericordia per il bene dei suoi figli spirituali, i
membri della Congregazione a Lei dedicata.
FRATELLI MARISTI DELLE SCUOLE
(Piccoli Fratelli di Maria)
Institutum Fratrum
Maristarum a Scholis: F.M.S. (O Institutum Parvulorum Fratrum Mariae: P.F.M.)
(1817)
Lo
stemma più diffuso, anche se non ufficiale, della Congregazione è quello qui
raffigurato.
D’argento al monogramma di Maria MA d’oro con il capo d’azzurro caricato da una stella d’oro di
sei raggi raggiante. Lo scudo è sostenuto da un ramo di giglio e da uno
d’alloro e timbrato da una corona di 12 stelle. Sotto lo scudo un cartiglio
con il motto: SUB MARIAE NOMINE.
La storia di questo stemma, tipicamente mariano, è così
riassunta. [2]
A partire dal 1860 si utilizzava in molte case della Società
una carta intestata con un emblema in rilievo formato dalle lettere MA
intrecciate, due rami e una corona di stelle. Questi elementi si trovavano già
con un disegno diverso nel sigillo primitivo e si trattava di armi mariane molto
ricorrenti nel XIX secolo in Francia e non certo
create dai Maristi.
A partire dal 1867 la casa di Lione cominciò ad utilizzare
uno stemma come sopra indicato con l’aggiunta del motto “Jesus, Marie, Joseph”. Dal 1877 apparve una carta intestata in
cui era rappresentata una M con una croce all’interno e sopra la scritta: “Societé
de Marie”, sotto il motto “Sub
Mariae nomine”.
Alla fine del secolo XIX apparve una forma quasi ufficiale,
simile a quella attuale ma con il motto della Società in un cartiglio posto
sopra lo scudo: A.M.D.G. & D.G.H.
In seguito si imporrà la scritta
SUB MARIAE NOMINE, anche se il vero motto della Congregazione rimane il
precedente.
FIGLI DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
(Concezionisti)
Filii Immaculatae Conceptionis: C.F.I.C. (1857)
Lo stemma della Congregazione rappresenta, all’interno di
uno scudo araldico ovale, la Vergine Immacolata con una corona di 12 stelle che
schiaccia la testa al serpente infernale, mentre con la destra tiene un giglio.
La figura richiama il quadro dell’Immacolata di Silverio Capparoni donato da
Pio IX al Fondatore della Congregazione, P. Luigi Monti.
Alla base dello scudo un angelo sembra sorreggere con le ali
la scritta CHARITAS che riassume i due scopi specifici della Congregazione:
l’assistenza agli infermi e alla gioventù bisognosa.
Attorno all’ovale si trovano motivi ornamentali: volute
culminanti in un baldacchino a forma di corona regale, un ramo di palma e un
giglio che avvolgono il tutto.
FRATELLI CELLITI o ALESSIANI
DI AQUISGRANA
Congregatio Fratrum
Cellitarum seu Alexianorum : C.F.A. (Fond. Sec. XIV; ricost. 1854)
Lo stemma della Congregazione è troncato semipartito. In
ogni campo è posta una rappresentazione simbolica del fine dell’Istituto.
Il capo è di rosso al pellicano
d’argento con la sua pietà, simbolo già incontrato in altre congregazioni,
inneggiante al sacrificio nella carità di Cristo.
Le due pale in
campo nero nel campo inferiore destro sono un ricordo dell’antica attività di
sepoltura dei morti, tipica dei Fratelli Alessiani durante le calamità.
Il corvo nero con
un chicco di grano nel becco in campo d’argento rappresenta l’aiuto ai
bisognosi, virtù che la Congregazione ha praticato per secoli. [3]
Lo scudo è accollato da una Croce al naturale, indicante che
solo nella Croce c’è la salvezza.
Sopra lo scudo abbiamo un cartiglio che riporta le parole di
S.Paolo: CARITAS CHRISTI URGET NOS.
Anticamente l’Ordine dei Celliti o Alessiani non possedeva
un proprio stemma, ma ciascun convento ne innalzava uno proprio; solitamente,
oltre a contenere elementi tipici legati alla particolarità dei singoli
conventi, era rappresentata la famosa scala di S.Alessio, ancora conservata a
Roma all’interno della omonima basilica sorta sulla casa del padre del Santo,
scelto dalla Congregazione come patrono.[4]
FRATELLI DI S.PATRIZIO
Congregatio Fratrum a Sancto
Patricio: F.S.P. (1808)
Lo
stemma della Congregazione è quadripartito da una croce che attraversa tutto lo
scudo. Non si conosce l’esistenza di eventuali smalti.
Nel
1° troviamo una Mitra vescovile,
in riferimento al Fondatore, il Vescovo Daniel Delany.
Nel
2° il Sacro Cuore di Gesù, simbolo
della Carità e dell’amore di Dio;
Nel
3° l’arpa celtica, simbolo della
nazione irlandese, dove la Congregazione è nata e si è diffusa.
Nel
4° un libro aperto, simbolo delle
sacre Scritture e della Regola della Congregazione.
Lo
scudo è timbrato da una croce celtica
raggiante all’interno di un ovale e sormontato da un cartiglio con il
nome della Congregazione in lingua inglese.
Sotto
lo scudo abbiamo un altro cartiglio con il motto: PRO DEO ET PATRIA,
da cui si diramano verso l’alto ad avvolgere lo stesso due rami di trifoglio,
a sottolineare ancora le radici irlandesi della Congregazione.
FRATELLI DELLA CARITA' DI
GENT
Fratres
a Caritate (1807)
Lo
stemma attuale è composto di uno scudo di forma sannitica moderna, così
descritto:
“d’oro allo scaglione abbassato di rosso, con
punta accompagnata da un cuore ardente dello stesso; nel capo a destra una croce
di verde, a sinistra un’ancora dello stesso”.
Il
primo stemma della Congregazione, adottato
nell’anno 1888 in occasione dell’approvazione pontificia provvisoria,
trasgrediva le norme araldiche. Infatti poneva la croce e l’ancora
incrociate con al centro il cuore ardente.
Negli ultimi trent’anni è stato realizzato un nuovo stemma araldicamente più
corretto, di cui forniamo anche una riproduzione a colori, assieme ad una nuova
versione, se vogliamo, dello stesso, consistente in un logo senza
caratteristiche araldiche, oggi usato al posto dello stemma tradizionale.
Le
figure usate significano la fede (la croce), la speranza (l’ancora) e la carità
(il cuore ardente). A ciò si aggiunge lo scaglione che è il simbolo della
fedeltà.
Si
può notare poi come le estremità della croce non abbiano alcuna decorazione.
Alla cima dell’ancora deve essere posto invece un anello e le braccia della
stessa terminano con una punta triangolare rivolta verso l’alto.
FRATELLI DELLA MISERICORDIA
Fratres de Misericordia: F.M.M. (1856)
Scudo
d’argento ad una grande croce di rosso caricata di un frutto di melograno di
verde, granato e coronato d’oro. Nell’angolo superiore destro, d’azzurro,
al busto del Salvatore vestito di rosso.
Sotto
lo scudo in un cartiglio il motto:
CARITAS CHRISTI URGET NOS.
La croce di colore rosso è emblema della carità, così come
il melograno, che per chiare esigenze araldiche è rappresentato di verde e non
di rosso.
Il
melograno, simbolo della città di Granada e dell’Ordine dei Fate Bene
Fratelli è un chiaro riferimento a San Giovanni di Dio, patrono della
Congregazione dei Fratelli della Misericordia, che si dedica anch’essa
all’assistenza dei malati.
Per
l’analisi della simbologia del melograno si rimanda a quanto scritto nel
capitolo dedicato all’Ordine mendicante degli Ospitalieri di San Giovanni di
Dio.
FRATELLI DELLA
PRESENTAZIONE
Fratres Piae Congregationis a Presentatione: F.P.M.
(1802)
La
Congregazione, di origine irlandese, non
è dotata di uno stemma araldico vero e proprio e quindi illustriamo qui il
sigillo ufficiale, che comunque è di bella fattura e presenta almeno un
elemento tipico di uno stemma, il
cartiglio con il motto.
Il
sigillo nella classica forma “a navetta” contiene, all’interno di una
fascia con le parole latine “Sigillum
Fratrum Presentationis Beatae Virginia Mariae”, la raffigurazione della
Presentazione al Tempio di Maria Vergine, a cui si ispira la denominazione
stessa della Congregazione.
Al
di sotto, in un cartiglio svolazzante il motto: AD MAIOREM DEI GLORIAM.
FRATELLI DEL SACRO CUORE
Fratres a sacratissimo Corde Jesu: S.C. (1821)
La
Congregazione del Sacro Cuore di Lione, originariamente denominata “Fratelli dei Sacri Cuori di Gesù e Maria”, e poi anche “Fratelli
dell’Istruzione Cristiana dei Sacri
Cuori di Gesù e Maria”, fu fondata da André Coindre per l’educazione
della gioventù.
Lo
scudo è d’oro, ad un Sacro Cuore di Gesù di rosso fiammeggiante, coronato di
spine e sormontato da una piccola croce, dalla cui ferita aperta sgorgano tre
gocce di sangue sul globo terrestre al naturale.
Sopra
lo scudo è posto un cartiglio d’azzurro con il motto in lettere d’oro: AMETUR
COR JESU.
E’
uno dei numerosi stemmi con il Sacro Cuore di Gesù, della cui simbologia si è
trattato al primo capitolo del
presente lavoro. La particolarità sta nella presenza del mondo sottostante, che
sembra ricevere il sangue di Cristo redentore, sparso su tutti gli uomini per il
riscatto e la salvezza dell’umanità.
FRATELLI DI NOSTRA SIGNORA DI
LOURDES
Fratres
N.D. Lurdensis: F.N.D.L. (1830)
Lo
stemma è formato da uno scudo al centro del quale è posto un cuore raggiante
dalla cui sommità sorgono tre gigli; nella parte superiore destra si trova una
rosa, in quella sinistra una
violetta e nella punta un fiordaliso.
Lo
scudo è timbrato da una grande M e
da una corona regale di foggia particolare, coronata da 12 stelle.
Attorno
allo stemma abbiamo un cartiglio circolare con il motto: EGO
MATER PULCHRAE DILECTIONIS.
(Sono la Madre dell’Amore puro.)
Questa
la spiegazione dello stesso tratta da un appunto inviato all’autore dalla Casa
generalizia della Congregazione.
Il
cuore rappresenta l’amore di Maria
Vergine, i gigli simboleggiano la sua
purezza; i raggi fiammeggianti sono le
opere spirituali della misericordia, quelli
aguzzi le opere corporali della misericordia.
I
tre fiori: la rosa è il simbolo dell’amore di Maria, la violetta della sua umiltà e il fiordaliso
della sua purezza.
La
lettera M coronata di 12 stelle
significa che Maria è incoronata come Regina delle dodici tribù di Israele.
Come
si evince forniamo qui alcune interpretazioni originali, come quella sui raggi
fiammeggianti ed aguzzi; inoltre troviamo la violetta, tradizionale emblema di
S.Giuseppe, posta accanto al Cuore di Maria.
FRATELLI DELLA MISERICORDIA
DI MARIA AUSILIATRICE
Fratres
Misericordiae Mariae Auxiliatricis: F.M.M.A. (1850)
D’argento, ad una croce di rosso, caricata al centro
da un busto della Vergine Maria con il bambino Gesù fra le braccia, posto su
delle nubi ed in punta, da una rosa.
Lo
scudo è timbrato dalle lettere L.J. et M. sormontate dai tre chiodi della
passione e avvolto da un cartiglio con il nome latino della Congregazione: Congregatio
Fratrum Misericordiae Mariae Auxiliatricis.
Non
si è a conoscenza del significato della lettera “L”
(forse Laudate?) che precede Jesus
et Mariae, mentre è
singolare la combinazione dell’emblema mariano con la croce e i tre chiodi
della passione di Gesù.
FRATELLI FRANCESCANI DELLA
S.CROCE
Institutum Fratrum Franciscalium a Santa Cruce loci
Waldbreitbach: F.F.S.C. (1862)
Lo
stemma della Congregazione è, d’azzurro ad una banda d’argento posta in
fascia, dal cui centro sorge una croce patente dello stesso; nella parte
inferiore dello scudo, una banda ondata posta in fascia d’argento. Lo scudo è
timbrato da una chiesa d’argento con al centro il campanile.
Ai
lati dello scudo, posto in fascia il motto: IN CRUCE VICTORIA e sotto, due
stelle di sei raggi, una per parte.
L’edificio
disegnato sopra lo scudo rappresenta l’eremo presso Waldbreitbach (diocesi di
Treviri in Germania) dove è nata
la Congregazione e definito anche dai membri della stessa “la nostra
Porziuncola”. Anche la croce nella parte superiore dello scudo è un
riferimento diretto alla S.Croce, una piccola croce di legno su cui sorse il
primitivo eremo e da cui la Congregazione, di ispirazione francescana, prese il
nome.
La
banda ondata è simbolo del piccolo fiume, di nome Wied, che scorre nei pressi
dell’eremo, mentre le due stelle sono il simbolo del cielo. [5]
FRATELLI DELLA
ISTRUZIONE CRISTIANA
DI S.GABRIELE
Institutum Fratrum instructionis christianae a
S.Gabriele: S.G. (1910)
La
Congregazione non è dotata di un proprio stemma, e pertanto ne proponiamo il
bel sigillo ufficiale.
Si
presenta nella tradizionale forma a navetta con la fascia esterna riportante la
denominazione in francese della Congregazione: Congregation des Freres de Saint-Gabriel e il motto: DIEU SEUL.
Al
centro del sigillo è posta una raffigurazione, di gusto pittorico,
dell’Annuncia-zione, con le figure dell’Arcangelo Gabriele e di Maria
Vergine inginocchiate poste ai lati di un cortile porticato, sormontato da un
cielo stellato e da una colomba che rappresenta lo Spirito Santo.
Un
rosario corona l’immagine suddetta, a significare
che Maria è nel cuore della
Congregazione, “rosario che per i Fratelli di S. Gabriele non è semplice
devozione, ma piuttosto contemplazione meditata dei misteri evangelici” [6]
Il
Fondatore, San Luigi di Monfort è
stato un grande predicatore dei misteri compiuti in e per Maria. La sua
spiritualità è segnata dal carisma di Gesù Cristo, Verbo Incarnato e
Crocifisso.
Il
motto “Dio Solo” è un programma di vita per San Luigi di Monfort, che è
celebre per il suo radicalismo evangelico.
Oggi
viene usato anche un logo composto da una croce, sotto il cui braccio sinistro
sono poste le lettere S.G.
FRATELLI SERVI DI MARIA IMMACOLATA
Congregatio
Fratrum Servorum Mariae Immaculatae (1885)
L’emblema
della Congregazione è formato dallo stemma francescano sormontato dal Sacro
Cuore di Maria fiammeggiante, coronato di spine e trafitto dalla spada. La
Congregazione, fondata dal cappuccino polacco O. Koźmiński, con
l’osservanza del terz’ordine francescano, è dal 1911 aggregata all’Ordine
dei Frati Minori Cappuccini.
FRATELLI DI S.LUIGI GONZAGA
Congregatio Fratrum a Sancto Aloysio Gonzaga: C.S.A.
(1840)
L’emblema
della Congregazione è un chiaro riferimento al Patrono della stessa, San Luigi
Gonzaga, la cui spiritualità era caratterizzata dalla castità angelica, dal
suo amore per il Santissimo Sacramento e dalla filiale devozione alla Vergine
Maria.
Lo
stemma è strettamente in relazione a queste tre caratteristiche del Santo
Patrono. La prima di queste, la castità, è rappresentata
da uno stelo fiorito di giglio, così come figura in una statua di
S.Luigi posta sulla sommità di una
torre di uno degli edifici della città di Oudenbosch, in Olanda.
La
seconda e la terza caratteristica sono riassunte nel motto: PER
MARIAM AD JESUM EUCHARISTICUM,
così come formulato dal Capitolo generale del 1929 e riportato nella fascia
circolare che circonda il predetto giglio.
Lo
stemma è completato da una barra in fascia riportante il nome olandese della
Congregazione “Broeders Van de H.
Aloysius Gonzaga” e dal nome della località di fondazione: Oudenbosch, posto
sotto il gambo del giglio.
FIGLI DELLA MADRE DI DIO ADDOLORATA (Doloristi)
Filii
Matris Dei Dolorosae (1880)
Lo
stemma della Congregazione presenta la tradizionale raffigurazione del Sacro
Cuore di Maria fiammeggiante, coronato di spine e trafitto dalla spada. Questo
è sormontato da un’ostia eucaristica riportante il trigramma del nome di Gesù
IHS (privo dell’abituale croce
sull’asta della lettera H) e
contornata dal motto: OMNIA PRO CHRISTO + OMNIA PER MARIAM.
FRATELLI DI S. FRANCESCO SAVERIO (Fratelli Saveriani)
Congregatio Fratrum a S.Francisco Xaverio: C.F.X.
(1839)
D’azzurro al Sacro Cuore di Gesù raggiante d’oro
caricato dalle lettere IHS d’argento e contornato dalla corona di spine; il
cuore è accollato da due lance poste in decusse, di cui una porta una spugna.
Lo scudo è sostenuto da un motivo vegetale fiorito
sopra lo scudo e contornato dal motto: CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT.
Nel
motto che si può tradurre “ Le piccole cose aumentano attraverso la
concordia” è espressa la spiritualità della Congregazione. Esso è tratto da
una delle medaglie d’oro che furono portate dal Fondatore per la missione dei
Fratelli in America, tuttora conservata presso la Casa Madre della Congregazione
a Bruges, in Belgio, dove la comunità è stata fondata da T.G. Rijken nel 1839.
Divenne il motto ufficiale al terzo Capitolo generale nell’anno 1881. [7]
PICCOLI FRATELLI DI GESU' (Foucauld)
Institutum
Parvolorum Fratrum Iesu (1968)
L’emblema
dei Piccoli Fratelli di Gesù consiste nel Sacro Cuore di Gesù di rosso,
sormontato da una croce dello stesso.
Tale
emblema era quello portato sullo scapolare bianco, dal fondatore P. Charles de
Foucauld, ispiratore carismatico di diverse
Congregazioni e Famiglie religiose.
Questo
voleva simboleggiare l’amore per il Sacro Cuore di Gesù e per la Croce.
L’emblema
originale foucauldiano, nella Fraternità
Jesus Caritas è arricchito da profili architettonici che ricordano edifici
di tutte le città del mondo, cupole, minareti, posti sopra il cuore di Gesù, a
ricordare come i Religiosi vogliono essere contemplativi nel mondo, fra la
gente.
PICCOLI FRATELLI DEL
BUON PASTORE illustrazione
Parvi Featres Boni Pastoris: B.G.S. (1951)
L’emblema
o logo della Congregazione si presenta praticamente come uno scudo rovesciato;
esso rappresenta la figura di Gesù Cristo con il bastone e un agnello sulle
spalle (il Buon Pastore) all’interno di una specie di ogiva gotica alla
base della quale troviamo in due cartigli paralleli il nome della Congregazione
scritto in lingua inglese: Little Brothers
of the Good Shepard”.
La
figura del Buon Pastore, a cui è dedicata la Congregazione, vuole ricordare lo
scopo per cui questa fu fondata negli USA: l’apostolato fra i senza tetto ed i
poveri, la cura dei malati e dei sacerdoti bisognosi.
[1] La spiegazione dell’elaborazione grafica dello stemma è stata estratta da alcuni appunti inviati all’autore dalla Curia Generalizia della Congregazione.
[2] Cfr nota storica manoscritta redatta da p. JEAN COSTE, PFM nel gennaio del 1972, gentilmente trasmessa all’autore da p. Gaston Lessare, PFM, archivista della Congregazione.
[3] Il corvo fu infatti il pietoso alimentatore del profeta Elia e poi di S.Paolo e S.Antonio, eremiti nel deserto.
[4] S.Alessio visse in incognito per 19 anni sotto la scala della casa dei suoi genitori, che lo avevano costretto in gioventù ad ammogliarsi. Fuggito il giorno delle nozze, si ritirò in Mesopotamia dove stette 17 anni. Reduce in patria, entrò in casa del padre, come servo e la sua identità sarà rivelata solo da uno scritto trovato dopo la sua morte nel 417 d.C.
[5] Indicazioni fornite all’autore da Bruder Ulrich Schmitz, Superiore della Congregazione.
[6] Considerazioni espresse all’autore da Frère Camille Lucas, Segeretario generale della Congregazione.
[7] Informazioni fornite da Brother John T.Hart, CFX, del Generalato di Twickenham in Inghilterra.